Alberghi Incontri A Karachi LanguagePagina 9 – Geograficamente. SAPPADA (nella foto qui sopra). Bellissimo comune montano in Val Comelico, nel bellunese) ha chiesto il DISTACCO DAL VENETO e l’ADESIONE AL FRIULI VENEZIA GIULIA, sulla base del REFERENDUM DEL 2. GRAN PARTE DEI CITTADINI DI PLODN (così si chiama Sappada in lingua locale ladina) chiedere al Parlamento il trasloco nel vicino Friuli. Il voto del Senato sembrava certo nei primi mesi dell’anno (fino ad aprile 2. PER SEMPRE?) Parliamo di enti territoriali. Di come l’assetto istituzionale italiano fin qui tenuto (le REGIONI, le ex PROVINCE – che tanto “ex” non sono, come cercheremo di dimostrare in questo post - , i COMUNI che dovrebbero, almeno quelli medio piccoli mettersi assieme e formare NUOVE CITTÀ…), ebbene questi tradizionali enti istituzionali persistono stancamente, e una nuova geografia territoriale istituzionale sembra lenta e impossibile ancora a venire. Su questo blog spesso abbiamo auspicato e incentivato la realizzazione di quelle proposte di MACROREGIONI, proposte che da varie parti sono sorte nel nostro Paese, con lo scopo di sostituire le obsolete REGIONI: che sempre più stancamente, più che il territorio si accontentano di gestire, spesso con grandi sprechi, l’8. Proposta di macroregioni che finora, concretamente, ha dato un risultato zero. PROPOSTA DI MACROREGIONI (DA WIKIPEDIA) “(….) il TERRITORIO ha perduto colore e potere. Le stesse REGIONI: sono ridotte a GRANDI ASL, che gestiscono la sanità (circa l’8. I SINDACI, insieme ai COMUNI che governano, sono costretti a far fronte a domande e aspettative crescenti, ma con fondi e trasferimenti in continuo declino. Erano “attori” di governo e delle istituzioni. Oggi sono ridotti a “esattori”. Per conto dello Stato.” (Ilvo Diamanti, la Repubblica del 1. Pensavamo che le Province venissero sostituite da ben più interessanti e accattivanti AREE o CITTA’ METROPOLITANE, ma anche questo non è accaduto: ci si è limitati a togliere l’elezione diretta, popolare, del consiglio provinciale e del presidente, e di delegare il tutto ai sindaci dei comuni del territorio provinciale, che è rimasto così com’è (e le province mantengono più o meno le stesse funzioni: la manutenzione delle strade, l’ambiente, l’edilizia scolastica). Infine i Comuni: ogni progetto di fusione tra di loro è assai lento e difficile da realizzarsi (spesso referendum per avere l’approvazione dell’accorpamento di due o più enti comunali viene sonoramente bocciato dalle popolazioni…). MACROREGIONI in base alla ripartizione alle elezioni europee La notizia, e tema di riflessione, cui vorremmo comunque concentrarci in questo post, è il contesto che si è venuto a creare nei comuni a ridosso, confinanti, con regioni a statuto speciale (qui parleremo in particolare del Friuli) e che, appartenendo a una regione con meno risorse da distribuire (nel nostro caso, il Veneto), auspicano concretamente, con referendum in questo caso sempre vincenti o iniziative politiche, di pressione di vario genere, auspicano di “entrare a far parte” della più ricca, confinante, regione a statuto speciale. In Veneto questo sta accadendo con due casi: uno di Sappada (comune di montagna, nel bellunese) e l’altro con gli otto comuni trevigiani che sono a ridosso dei confini friulani. REGIONI A STATUTO SPECIALE SAPPADA ha chiesto il distacco dal Veneto e l’adesione al Friuli Venezia Giulia, sulla base del referendum del 2. Plodn (così si chiama Sappada in lingua locale ladina) chiedere al Parlamento il trasloco nel vicino Friuli. Il voto del Senato sembrava certo nei primi mesi dell’anno (fino ad aprile 2. Italia confinanti con regioni a statuto speciale (Friuli, Trentino, ma anche Valle d’Aosta). Incontri con gli altri espatriati in Pakistan. Alberghi in Pakistan. Is it any France Consulate Office located in Karachi;. La migliore selezione di hotel a Karachi con recensioni e mappe. Prenota in anticipo e risparmia. . partecipare ad incontri e conferenze sui diritti umani sia in. So he now wants me to divorce my cousin and marry a man in Karachi who is willing to pay for me. · · Terremoto 6.0 devasta il centro Italia. Centinaia fra morti e feriti. Si scava fra le macerie. Amatrice, Accumoli e Arquata i centri più colpiti. Pertanto Sappada, che appariva cosa certa e oramai “fatto” il passaggio al Friuli, è probabile che dovrà aspettare molto e molto tempo (e forse mai accadrà). LA MAPPA DEL NORD EST – Il ridisegno della governance del territorio in modo funzionale è uno dei punti nell’agenda per un nuovo Nord Est che si fonda anche su una diversa coesione sociale, un sistema produttivo “immateriale”, istituzioni e territori sistemici L’altro episodio è quello innescato da OTTO COMUNI DEL TREVIGIANO CONFINANTI CON LA REGIONE FRIULANA (Cordignano che fa da leader, Fregona, Sarmede, Gaiarine, Portobuffolè, Mansuè, Gorgo al Monticano, Meduna di Livenza…. Alberghi Bari Srl, Via Don Luigi Guanella 15/l, Bari. Orari di apertura, recensioni, numero di telefono. Altre pagine di attività commerciali locali. . attentato al consolato USA a Karachi, rivendicazione di Al Qaeda. (due in alberghi e una in un bazar), rivendicazione di Al Qaeda, 88 morti e molti feriti. . avendo assistito a 16 dei 17 incontri. interna dello Yunnan alla costa e di lì fino al porto pachistano di Karachi. come a RIACE e ALBERGHI. Friuli, e per questo stanno pure coinvolgendo tutti i comuni veneti (anche quelli bellunesi) per aggregarsi alla regione a Statuto Speciale. Ma, forse più saggiamente da un punto di vista strategico (per ottenere il vero obiettivo, cioè più soldi) dicono al Governo che “se non volete che scappiamo al di là del Livenza o del Tagliamento, attutite il nostro disagio ripristinando i fondi Letta”. MACROREGIONE (improbabile?) DEL NORDEST FRA TRENTINO ALTO ADIGE, FRIULI VENEZIA GIULIA E VENETO Cosa sono i fondi “Letta”? Per evitare problemi erano stati istituiti dei fondi (chiamati anche FONDI DI CONFINE), una regalìa ai comuni confinanti con regioni a statuto speciale: il “Fondo Letta” per i comuni a ridosso del Friuli, e molto tempo prima il “Fondo Brancher” (dai nomi dei loro propositori e istitutori) per i comuni a ridosso del Trentino. Viene da pensare che a questo punto tutto questo potrebbe far crescere il malessere, il disagio, anche di comuni “normali”, non di confine con regioni a statuto speciale, che loro non hanno nessun tipo di privilegio… E allora, proprio per evitare questa discrasìa e differenziazione tra comuni inseriti geograficamente in un’area territoriale abbastanza omogenea (culturalmente, storicamente, geomorfologicamente - pedemontana o montana- …) che viene ad essere IL NORDEST italiano, le ipotesi politiche, culturali, che si fanno, sono di due tipi: 1 – quella dell’istituzione di un’unica MACROREGIONE DEL NORDEST (sciogliendo in essa Trentino Alto Adige, Veneto, e Friuli Venezia Giulia) sostenuta in questi ultimi mesi da un gruppo veneto di avvocati, sociologi, economisti, piccoli editori (ne diamo conto in due articoli in questo post), e. Trento e Bolzano è sorta il 5 settembre 1. Conferenza di Parigi), dall’ACCORDO INTERNAZIONALE DE GASPERI- GRUBER, che prevedeva la concessione alle Province di Trento e Bolzano di un “potere legislativo ed esecutivo regionale autonomo”. E che in ogni caso né Trentino Alto Adige né Friuli Venezia Giulia, non hanno nessuna intenzione di confondersi e far condividere le loro maggiori risorse finanziare con il Veneto, tra l’altro quest’ultima a popolazione maggioritaria…. Veneto diventi a “statuto speciale”, cioè riconoscere al Veneto uno status di autonomia speciale analogo a quello del Friuli Venezia Giulia, condizione che renderebbe sostenibile anche l’eventuale ipotesi di fusione almeno tra Friuli e Veneto. Anche di questa tesi proponiamo alcune considerazioni, in particolare di una senatrice trevigiana del partito democratico, Simonetta Rubinato, che su questo punto, dell’autonomia veneta, si è particolarmente spesa, e sostiene che questa opzione è l’unica possibilità per dare autonomia, e mantenimento in loco di maggiori risorse, al Veneto. Le questioni specifiche fin qui proposte del Nordest italiano, su scala diversa si propongono anche in tutte le altre realtà geografiche italiane: bisogna però dire che alcune aree sono più problematiche da risolvere (ad esempio, più facile e possibile potrà essere in Italia Centrale una Macroregione che possa nascere, come si sta provando, dal mettersi assieme della Toscana, dell’Umbria e delle Marche). A proposito poi dei comuni che con grande difficoltà e ritrosia non accettano l’ineluttabilità di mettersi in realtà nuove (“nuove Città”) qualche tentativo politico si sta facendo: ad esempio l’1. Emanuele LODOLINI (Pd). Si tratta di una modifica del testo unico del decreto legge 1. Con la “proposta legislativa Lodolini” si stabilisce che il limite minimo perché possa esistere un comune è di 5mila abitanti. Tutte quelle amministrazioni che non rientrano in questo limite devono fondersi con altre. E se non lo fanno, le Regioni devono obbligarli, e se queste a sua volta “disobbediscono” avranno la decurtazione del 5. I piccoli comuni sotto i 5mila abitanti sono il 7. La media italiana è di 7. Insomma una proposta, pur limitata ai comuni pisscoli, che pare interessante se diventa legge: meglio che niente, se accadesse. Resta il fatto che ogni ipotesi di aggregazione e nuovo assetto territoriale (fra comuni, provincie o regioni…) meriterebbe che nascesse non da imposizioni legislatiche dall’alto, ma da una meditata, condivisa e accorta realizzazione di ambiti territoriali istituzionali geografici confacenti al nuovo mondo che, volenti o no, si sta realizzando. LE PROVINCE? ADESSO SI CHIAMANO CANTONIdi Lorenzo Salvia, da “il Corriere della Sera” del 1. Abolite le elezioni, le Regioni ribattezzano i nomi degli enti: si va dai quadranti ai consorzi –Continua a leggere →.
0 Comments
Leave a Reply. |
AuthorWrite something about yourself. No need to be fancy, just an overview. Archives
August 2017
Categories |